Perche la vita non ha senso se non la racconti a qualcuno…

Archivio per 7 ottobre 2010

Antifaceburn

Finge di essere milionario su Facebook
e ritrova il figlio rapito dall’ex moglie

Sotto mentite spoglie contatta la ex moglie sul social network. Il piccolo Jobe ora è affidato al padre

Il suo incubo è durato sei mesi ma grazie a Facebook e a un’ingegnosa trovata è riuscito a rintracciare il figlio e a riportarlo a casa sano e salvo. Sean Felton, quarantatreenne originario di Norton Canes, città britannica dello Staffordshire, aveva quasi perso le speranze di rivedere Jobe, il suo bambino di 3 anni. Le sue sofferenze erano iniziate lo scorso 26 marzo, quando la sua ex moglie thailandese Saowapak era fuggita improvvisamente dall’Inghilterra assieme al piccolo senza avvertirlo, per far ritorno nel suo paese d’origine. Nel corso dei mesi il quarantatreenne ha cercato in tutti i modi di ritrovarla, ma senza riuscirvi. Poi l’intuizione: ha ideato un falso account su Facebook, si è finto un giovane e ricco playboy possessore anche di una Ferrari e ha chiesto l’amicizia alla donna sul noto social network. La trentenne ha abboccato e dopo diverse peripezie burocratiche e un viaggio di quasi 10.000 km Sean è riuscito a riabbracciare il piccolo Jobe.

L’AMORE E LA FUGA – Eppure nell’estate del 2005 quando il quarantatreenne aveva incontrato Saowapak in un resort thailandese era certo di aver trovato l’amore della sua vita. I due sembravano inseparabili e dopo un breve fidanzamento e il matrimonio in un tempio buddista, decisero di andare a vivere in Inghilterra. Nel giugno del 2007 nacque Jobe e tutto sembra andare bene. Ma poi dopo qualche mese il matrimonio cominciò a scricchiolare. Secondo il racconto di Sean, la trentenne lasciava spesso il piccolo Jobe in casa da solo e di sera usciva con le amiche. I contrasti aumentarono e i due coniugi cominciarono a dormire in letti separati. Alla fine Sean chiese e ottenne il divorzio. Poi una sera di primavera la svolta: Sean torna a casa e non trova più né l’ormai ex moglie né suo figlio. Due giorni dopo la trentenne lo chiama piangendo e lo avverte che è tornata in Thailandia. L’uomo contatta la polizia e l’ambasciata inglese a Bangkok, ma dopo mesi di ricerche non vi sono tracce della fuggitiva: «Una notte ero a letto e immaginavo il piccolo Jobe solo e spaventato, che viveva nello squallore e allora ho pensato di rintracciare la mia ex moglie via Facebook – ha dichiarato al Daily Mirror il quarantatrenne -. Dopo aver guardato una dozzina di profili con il nome di Saowapak, ecco spuntare il suo volto. Aveva cambiato cognome, ma era lei».

IL RICONGIUNGIMENTO – Sean si finge un milionario americano, crea un falso account usando lo pseudonimo di Matt Young e riesce a ottenere l’amicizia dall’ex moglie. Sbircia la sua bacheca e tra le foto recenti ce n’è una in cui si vede Saowapak passeggiare in spiaggia mano nella mano con un turista francese. Sempre attraverso il social network Sean si mette in contatto con il turista transalpino e gli racconta la sua storia. Il francese gli conferma che la sua ex moglie vive con suo figlio in una capanna nel remoto villaggio di Chiang Rai. Dopo aver ottenuto la custodia legale del bambino, Sean prende il primo aereo e arriva in Thailandia. Qui contatta la polizia locale e assieme ad alcuni agenti si dirige verso la dimora dell’ex moglie: «Ho salito le scale e ho aperto la porta – racconta con concitazione al quotidiano britannico -. Il piccolo Jobe era lì, seduto su un muretto e tutto è diventato più emozionante». Sebbene avesse i capelli completamente rasati e i denti scheggiati, Jobe è stato trovato in buona salute. La madre ha accettato che il suo ex marito prendesse in custodia il bambino, ma ha chiesto, come ultimo desiderio, di passare assieme una settimana in un hotel a 5 stelle a Bangkok: «Si è giustificata dicendo che voleva stare ancora del tempo con Jobe, ma in realtà penso che volesse solo trascorrere una vacanza gratis. Alla fine durante questa settimana non l’ho persa mai di vista». La donna, dal canto suo, ha smentito la versione dell’ex marito. Secondo il suo racconto quando vivevano in Inghilterra non avrebbe mai lasciato solo il figlio e poi ha concluso: «Non mi sento una persona malvagia per aver portato via con me Jobe. È’ sempre il mio bambino e io lo amo».

Francesco Tortora


Felino emiliano

Torna la rubrica sui nuovi animali domestici con due notizie che segnalano la presenza di un felino nelle campagne emiliane avvistato di recente…

L’incubo del felino è tornato a colpire e minacciare le campagne ferraresi. Dopo l’avvistamento di un grosso animale (forse un puma ma ancora nessuno è riuscito a definirlo con certezza) avvenuto lo scorso 9 luglio a Vigarano Mainarda nei pressi di un distributore, lo strano felino si è fatto nuovamente vedere vicino all’argine di Francolino. Le segnalazioni dei due episodi hanno molti punti in comune. Sono stati due fratelli che abitano in via Patracchini (la strada che collega le frazioni di Francolino con Pesacra e Sabbioni) a lanciare l’allarme attorno alle ore 10.30.

«Siamo scesi in garage – dichiara uno dei due fratelli – per prendere la macchina ed uscire, ma in cortile, guardando verso la campagna che parte dal vicino argine del Po, abbiamo intravisto quello strano animale. Si era disteso nei pressi di una vigna. Sarà stato lungo circa un metro. Abbiamo visto subito che non si trattava di un cane, ma di un grosso felino e così, nell’incertezza, abbiamo chiamato il 112 per segnale l’avvistamento».

«Abbiamo preso anche il binocolo in casa – prosegue il fratello nel racconto – sembrava un puma o un leoncino, sicuramente un animale non solito nelle nostre campagne ed anche i carabinieri che sono arrivati sul posto hanno visto e confermato che si trattava di uno strano animale. Sono state allertate così anche le guardie zoologiche e veterinarie, è arrivata anche la polizia. 27.09.10

Sono in pieno svolgimento ricerche, nelle campagne tra Castel San Pietro e Medicina (Bologna) di un grosso felino, intravisto attorno alle 7 di giovedì da un camionista che stava transitando sull’autostrada A14. La prima indicazione è stata quella dell’avvistamento di un giovane leone, poi col passare delle ore si sono affiancate altre ipotesi.

Anche i carabinieri, dopo l’allarme, avrebbero visto in lontananza un animale che potrebbe corrispondere alla descrizione del camionista. Ma nelle ore successive si sono avanzate le ipotesi di una volpe o di un puma avvistato una settimana fa nel ferrarese.

Nella zona stanno partecipando alle ricerche, assieme ai carabinieri, il corpo forestale, la polizia provinciale e gli operatori del centro recupero della fauna selvatica di Monte Adone. Dopo alcune verifiche da parte dei carabinieri è stato escluso che il felino possa essere fuggito dal circo Praga attualmente a Castel San Pietro.
7.10.2010


Rimini 1312

I giornalisti voglion spiegare solo chi e’ un ultras ti puo capire…

Rimini – Ultras: la solidarietà con errore

Scritte spray per chiedere la liberazione degli accusati per il ferimento del tifoso riccionese ma gli autori non si accorgono di un clamoroso sbaglio

RIMINI (TT)- Sono apparse un po’ ovunque in città e attorno allo stadio “Romeo Neri” alcune scritte tracciate con una bomboletta spray che chiedono, a caratteri cubitali, la liberazione dei cinque ultras del Rimini 1912 detenuti in carcere con l’accusa di aver partecipato all’aggressione di un tifoso del Riccione che, ora, rischia di perdere un occhio dopo che qualcuno lo ha ferito con la punta di un ombrello.

Le scritte, oltre che nella zona dello stadio, hanno inziato a far capolino anche nel sottopassaggio di viale Tripoli e, tutte, “urlano” la richiesta di rilasciare i 5 arrestati ma l’anonima mano che le ha tracciate ha commesso un clamoroso errore che fa più pensare un autore completamente ignorante in fatto di calcio ed è da ritenere un semplice vandalo.

Con lo spray, infatti, è stata tracciata la data di fondazione della squadra retrodatandola, “solamente” di 600 anni: al posto di 1912 è stato scritto 1312 e non in un solo “graffito” ma ben in altri due segno che, l’ultras che l’ha scritto, è pienamente convinto del proprio errore.


Ridurre la pensione ai parlamentari ? Voti Contrari 498 su 525

Questa mattina ascoltando radio 24 ho scoperto che Antonio Borghesi il 21 Settembre 2010 ha presentato una mozione per ridurre la pensione ai parlamentari, o meglio per rapportarla alla pensione di tutti gli altri lavoratori italiani.

Prima di tutto guardiamo come e’ andata la votazione:

(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).

E quando mai si e’ vista una maggioranza cosi schiacciante.

Riporto qui di seguito il video e la trascrizione scritta di quello che e’ stato detto.

Chiedo ai presentatori se accedano all’invito al ritiro dell’ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.

ANTONIO BORGHESI. Signor Presidente, noi non possiamo ritirare quest’ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.
L’abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno – ce ne sono tre – e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
Per questo motivo, chiediamo che la Camera si esprima su questo punto e vogliamo davvero dire che non c’è nulla, ma proprio nulla, di demagogico in questa nostra proposta (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).

PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.

Passiamo ai voti.

Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.

Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).

Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).
(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).

La cosa che mi lascia perplesso che questa notizia e’ passata in sordina, i giornali – se pubblicata – l’hanno inserita tra la Rubrica L’idraulico che c’e’ in te e La relativita’ ristretta come quando e perche’.
tratto da http://nonhovoglia.blogspot.com/