Perche la vita non ha senso se non la racconti a qualcuno…

Archivio per 2 febbraio 2012

Le partite al gelo

Le partite al gelo, le tv
e quel progetto di Platini…

Michel Platini aveva proposto di giocare i campionati europei non più d’inverno, ma da marzo ad ottobre. “Tu credi – ci disse lo scorso anno – che la gente preferisca andare negli stadi quando ci sono 15 sotto zero o quando fa caldo?”. Non ci sono dubbi: solo che il suo progetto, legato anche ai Mondiali del 2022 in Qatar, è stato subito “impallinato”, e sapete da chi? Da Italia e Spagna. Non ne vogliono sapere di cambiare il calendario: così come la Lega (italiana) di A non ne vuole sapere di scendere da 20 a 18 club, lasciando così un margine di manovra maggiore a chi compila i calendari ed evitando turni infrasettimanali in pieno inverno. L’ondata di gelo ha colpito tutta l’Europa con morti e disagi: il 18 dicembre 2010 in Premier League furono rinviate otto partite ma non c’è stato nessuno scandalo. In Italia tutti strillano e se la pigliano con chi fa i calendari. Gli stessi giornalisti Sky suggeriscono di giocare alle 15. Forse dimenticano che le pay tv (Sky, appunto, e Mediaset Premium) tengono in piedi il calcio, pagando tantissimi soldi, ma vogliono, se possibile, partite tutti i giorni e, ovviamente, le migliori in prima serata. Così come chiede (impone) la Rai per la Coppa Italia: c’è una penale di un milione di euro se la gara non va alle 20,45… Inoltre, nel turno infrasettimanale, come si fa a giocare alle 15 o alle 18? I primi a ribellarsi (è già successo) sarebbero i tifosi. Insomma, è inutile spargere demagogia e soprattutto è inutile che ognuno tiri l’acqua al suo mulino. In futuro sarà la stessa cosa, sperando in un clima più clemente. A meno che i club rinuncino ad un po’ di soldi delle tv: ma non ci pensano nemmeno. Così come i calciatori, caro Tommasi, non accetterebbero di guadagnare di meno. Il sindacato calciatori si lamenta e vorrebbe avere più voce in capitolo nella compilazione dei calendari: ma quando propone di giocare? Non si sa. Giancarlo Abete, n.1 del calcio, invece ne fa un problema globale: stadi in qualche caso obsoleti, potere delle tv, calendario fitto, sosta di Natale lunga, serie A a 20 come le grandi Nazioni europee (Germania esclusa). Giovanni Petrucci ricorda, giustamente, che almeno per 4-5 anni dovremo tenerci questi stadi, sempre che la legge famosa passi alla Camera (fra il disinteresse dei politici). Alla fine Milan-Napoli, prevista per le 20,45 di domenica, verrà spostata alle 15. Così come sabato Roma-Inter. Adriano Galliani è stato presidente della Lega, sa benissimo quali sono i problemi. E le colpe non sono certo di chi compila i calendari…

Diritti tv: c’è anche Cielo oltre a Rai e Mediaset
Domani, ore 12, la Lega di serie A aprirà le buste con le offerte per i diritti del campionato in chiaro (highlights), della radio (unica offerta la Rai, “Tutto il calcio minuto per minuto” è salvo) e di una parte dei diritti del digitale pay. Il cda Rai ha deciso che farà la sua offerta, al ribasso, per i diritti del campionato: molto meno dei 25 milioni a stagione che chiedeva la Lega. Ma ci sono due incognite: che farà Mediaset? Inoltre pare che anche Sky, per conto di Cielo (digitale “free”), possa fare un’offerta. La Rai deve salvare le sue trasmissioni di spicco come Novantesimo, Domenica Sportiva, eccetera. Altrimenti, apripiti… Cielo.

Osservatorio: “Biglietti più facili e più servizi per i tifosi”
Finalmente qualche buona notizia per i tifosi. Come avevamo già rivelato (vedi Spy Calcio del 23 gennaio), è iniziato un percorso che dovrebbe portare, almeno ce lo auguriamo, ad una progressiva cancellazione della tessera del tifoso (come è adesso) e a novità importanti per i chi, i tifosi appunto, tiene in piedi il Gran Circo del calcio. L’obiettivo dell’Osservatorio del Viminale, con il nuovo residente Roberto Sgalla, è quello di semplificare “l’acquisto dei biglietti per lo stadio” e di garantire “più servizi ai tifosi”. Il comunicato infatti spiega: “Preso atto degli ottimi risultati raggiunti nella sicurezza delle manifestazioni sportive, l’organismo collegiale (dell’Osservatorio) ha deliberato una serie di misure che aprono un percorso di semplificazione nell’acquisto dei biglietti e di accessibilità negli stadi. Il primo intervento, recentemente richiesto dalla Lega di serie A – e già approvato – riguarda un “carnet elettronico di biglietti” che le società sportive, nell’ambito della propria autonomia di impresa, potranno adottare a partire da subito e sino alla fine di questo campionato. Il carnet, in altre parole un gruppo di biglietti caricati su una card elettronica, rispetta pienamente le normative di sicurezza, ha carattere sperimentale, riguarda le sole partite casalinghe e risponde all’esigenza di favorire al massimo i canali di vendita dei biglietti ed i processi di inclusività negli stadi delle tifoserie sane, voluti dal Ministro dell’Interno Cancellieri”. Via libera quindi ad un’iniziativa studiata dalla Roma e che “bypassa” il problema della tessera del tifoso. L’Osservatorio, inoltre, “ha approvato il fac-simile a cui le società sportive dovranno conformarsi, ha raccomandato alle stesse di adottare misure organizzative che facilitino i tifosi nell’adozione di tale strumento, secondo logiche di servizi e non solo di mera attività commerciale”. È stato inoltre costituito “un gruppo di lavoro ristretto che, per la prossima riunione, presenterà il pacchetto di misure di semplificazione per l’acquisto dei biglietti, in particolare per i minori, e per l’uso della tessera del tifoso”. Finalmente (lo ripeto). Sono successe, anche di recente, cose ridicole (vedi il bambino di 5 anni senza documenti…). Caduto il governo Maroni, ora si guarda con meno repressione al tifo. E’ arrivato il momento della svolta: i tifosi facciano sentire la loro voce.

Ecco perché Luis Enrique non legge i giornalisti italiani
Luis Enrique, il tecnico della Roma, che qualcuno ha battezzato “Zichichi” perché si sente uno scienziato, ha assicurato che lui non legge mai i giornali italiani. Male: scoprirebbe che la sua Roma sperimentale ha 7 punti in meno dell’anno scorso (e una gara da recuperare, a Catania, chiusa sotto il diluvio sull’1-1), è stata eliminata dall’Europa League ai playoff, è fuori dalla Coppa Italia, e in campionato, al momento, è a dieci punti dalla zona Champions. Se leggesse i giornali italiani, scoprirebbe anche che la Roma può contare su una tifoseria eccezionale, che sinora ha fatto tantissimi sacrifici (economici) aspettando che la squadra “esplodesse”. Per carità, il progetto del mister spagnolo, che si atteggia un po’ troppo a Mourinho senza esserlo, richiede tempo, ma la pazienza dei tifosi della Roma non è infinita. E sabato c’è l’Inter, una rivale storica. Lo sa mister Luis?

Credito Sportivo: Chimenti vuole Carraro presidente
La banca dello sport, il Credito Sportivo, vive un momento particolarmente difficile: dopo la presidenza di Andrea Cardinaletti, fra i candidati alla Lega di A, ora ci sono due messi commissari scelti da Bankitalia. Il Coni ha espresso la sua contrarietà per il commissariamento e, in occasione del consiglio nazionale, il presidente della Federgolf, Franco Chimenti, è intervenuto, proponendo il nome di Franco Carraro per la presidenza. Subito si è associato Giovanni Petrucci. Carraro fra due mesi scade come commissario Fisi, è un dirigente esperto di problemi sportivi e bancari (e anche un appassionato golfista).

@repubblica.it


No Alla Tessera

Tessera del Tifoso, Contucci: “Probabile abolizione?
Si inizia a vedere la luce…”

Fonte: Telesanterno.com

L’intervista realizzata da Ugo Mencherini e Vittorio Longo Vaschetto con l’Avvocato Lorenzo Contucci, esperto di tematiche legali sportive e impegnato nella “lotta” contro la Tessera del Tifoso, nel corso della trasmissione “Tempi Supplementari”, in onda su Telecentro-OdeonTv.

Avvocato, qualche giorno fa è uscito un articolo su “Repubblica” che avrà certamente fatto piacere ai molti contrari alla Tessera del Tifoso: vi si ipotizza, infatti, che il prossimo anno questa verrà abolita. E’ una valutazione realistica?

“Il giornalista che ha scritto l’articolo, Bianchi, è particolarmente inserito nell’ambito del Ministero dell’Interno, quindi ha delle notizie di prima mano. Se ha scritto una cosa del genere, evidentemente è bene informato. Per quanto riguarda l’aspetto prettamente legale, il punto è che in effetti si inizia a vedere la luce, sia che venga cancellata la Tessera in quanto tale o che venga rimosso l’ultimo ostacolo, il famoso articolo 9. Certamente la totale abolizione sarebbe la cosa auspicata, perché risolverebbe in un colpo solo tutte le problematiche”.

E se non dovesse essere abolita in toto?

“Siamo comunque a due terzi del cammino, visto che i problemi erano tre. Quello della privacy è stato risolto dal Garante, quello dei legami con l’aspetto commerciale dal Consiglio di Stato: ora rimane il punto più difficoltoso, ossia l’articolo 9, in particolare in relazione alla retroattività, per cui chi è stato diffidato in ogni epoca o condannato non può avere la Tessera. Se venisse modificato anche quello, la Tessera sarebbe svuotata di ogni contenuto e io stesso non avrei problemi a farla. Attualmente il ministro Cancellieri ha ricevuto una lettera molto dettagliata scritta da me e dal collega Adami di Udine in cui vengono spiegate tutte le problematiche e all’interno della quale chiediamo di modificare l’articolo 9”.

In questo contesto e alla luce delle recenti novità, lei è fiducioso? Cambierà finalmente qualcosa rispetto ad un provvedimento che molti tifosi temevano irreversibile?

“Qualcosa sta cambiando: molte società di calcio hanno adottato biglietti svincolati dalla Tessera del Tifoso, lo ha fatto la Roma ma anche diverse altre realtà. E questo fa capire che in effetti il legame inscindibile Tessera del Tifoso-abbonamento è un non-senso, e molti ormai lo pensano apertamente. Credo che senz’altro ci sarà una “separazione” della Tessera del Tifoso quanto meno rispetto agli abbonamenti”.

Il particolare momento politico può essere anch’esso di aiuto, in questa “lotta” contro la Tessera?

“Sì, infatti sono fiducioso anche perché attualmente abbiamo un governo tecnico, non vincolato ai partiti: questo può essere il momento per modificare ciò che può ci sta a cuore, l’articolo 9: che tra l’altro non riguarda solo la Tessera del Tifoso ma anche gli accessi agli stadi. Modificato quello, a quel punto tutti saremo liberi di fare il biglietto, e anche chi è stato diffidato 15 anni fa non avrà alcun tipo di problema. Questa è una questione di giustizia e questo è il momento giusto per realizzare questa modifica: perché finché sono al potere governi legati ai partiti, c’è sempre il timore di prendere iniziative legislative. Ora l’articolo modificato è sul tavolo del ministro, speriamo bene”.

Avete “appuntamenti” o scadenze entro breve?

“Tramite alcuni parlamentari sensibili al problema siamo riusciti a far arrivare la nostra nota sul tavolo del ministro. Non so se la Cancellieri a questo punto vorrà fare un incontro: noi, come legali, siamo pronti a spiegare nel dettaglio le nostre ragioni. Credo che questo governo possa mettere una sorta di pietra tombale sulla tessera del tifoso”.

@padovagoal.it


Amarcord Cagliari vs Roma

20 anni fa non c’erano pay tv tessere del tifoso biglietti nominativi anticipi posticipi 25 mila spettatori paganti…mercoledi sera lo stadio era aperto a metà e gli spalti erano desolatamente vuoti…a chi diamo la colpa???