Perche la vita non ha senso se non la racconti a qualcuno…

Archivio per 10 febbraio 2012

Le piacciono le bananone

“Le piacciono le bananone”: studentessa
nei guai per allusione piccante sulla prof

Il compagno di colore della docente si è indignato per la frase
comparsa in un gruppo di Facebook ed è pronto a querelare

TREVISO – Un’allusione piccante (“Le piacciono le bananone”) sul compagno africano di una professoressa comparsa in un gruppo privato di Facebook mette in subbuglio il corso serale di un istituto superiore di Treviso. A scrivere il commento è stata una studentessa trevigiana di circa 20 anni che ora rischia di essere querelata dal marito dell’insegnante che ha scambiato quella frase maliziosa per un’offesa di stampo razzista.
E’ ancora un giallo come la docente e la preside siano giunte a conoscenza del “gruppo privato” di commento all’attività scolastica: la combriccola di studenti, quasi tutti sopra i 20 anni, da tempo si divertirebbe a commentare i propri insegnanti.

A difendere la docente sono intervenuti per redarguire la studentessa anche i colleghi. Secondo la testimonianza di una compagna di classe della malcapitata, anche lei della “combriccola” di Facebook il più feroce sarebbe stato un professore che avrebbe ripreso di fronte a tutta la classe la 20enne. Per lei ora si prospettano tempi bui: il marito dell’insegnante (cui era riferito il commento) minaccia di denunciare la ragazza. La giovane si sarebbe difesa, raccontano i compagni di classe, ammettendo l’errore ma rivelando pure che si trattava solamente di una battuta maliziosa, senza nessuna implicazione di carattere razzista.

Il commento della ragazza, comparso sul gruppo di Facebook, non sarebbe peraltro l’unico ad essere finito nel mirino degli insegnanti: altri componenti si sono divertiti a dileggiare i docenti. Tra questi ci sarebbe anche una “talpa” che avrebbe informato l’istituto che avrebbe per ora rinunciato a prendere provvedimenti nei confronti degli studenti. Ovviamente tra i banchi di chi frequenta la scuola serale non si parla d’altro: c’è chi minimizza e chi, manco a dirlo, se la ride.

Nicola Cendron @gazzettino.it


Biglietti Per La Casta

Viva i biglietti della casta di San Siro!
Che allo stadio non ci va più nessuno

Fa discutere a Milano la polemica sui biglietti gratis allo stadio di San Siro offerti a assessori, consiglieri, giornalisti e via dicendo, da parte di palazzo Marino. Ne hanno scritto Affaritaliani.it e il Giornale, scatenando persino la replica del sindaco Giuliano Pisapia che ha detto di esserci andato «una sola volta» (sic). Riconosco il merito ai colleghi di aver tirato fuori le carte, ma non si capisce davvero il problema di tutta questa storia definita «anticasta». S’interseca con la solita (e ormai stancante) polemica sulla politica mangiona e privilegiata, una foglia di fico che spesso nasconde il resto di una popolazione che gode di altrettanti privilegi.
Premesso che il comune di Milano ha una convenzione con Milan e Inter e allo stadio ci può mandare chi vuole, se continuiamo a soffermarci su chi va gratis e chi no, (Magistrati ? Avvocati ? Banchieri? Sceicchi? Veline? Pornostar? Ad o presidenti di società quotate?), non risolveremo mai il problema vero del nostro calcio: il rapporto tra i tifosi e lo stadio. Si tratta di un lento declino, a cui hanno contributo diversi fattori, (scandali vari e variegati, orari assurdi, costo dei biglietti, tv, basso livello di gioco, violenza, mancanza di innovazione e sicurezza), che fa pensare come sia quasi utile e necessario regalare i biglietti. Il rischio infatti è che non ci vada più nessuno. È chiaro che sarebbe auspicabile che tutti facessero come il Radicale Marco Cappato, che ogni settimana organizza una lotteria dove si estraggono i biglietti. Ma in ogni caso ben venga regalare i biglietti per le partite. Le tribune sono sempre più vuote, tanto che l’anno scorso la Triestina decise di mettere al Nereo Rocco dei teloni con tifosi finti…

Intendiamoci, non è una polemica da bar sport. Ce lo dice l’ottimo sito sempre aggiornato StadiaPostcards.com e ce lo confermano i dati della Lega Calcio del gennaio del 2012, dove si legge che «complessivamente il campionato di Serie A perde il 6,8% di spettatori rispetto alla scorsa stagione». Ma pure nel 2010, diverse tifoserie, in polemica con la tessera del tifoso, avevano confrontato i dati con gli anni ’90 e ’80. Alla settimana giornata di due anni fa, «la media spettatori allo stadio per le società di Serie A è di circa 24.481 a partita. Premesso che 24.481 spettatori a partita sono un dato chiaramente fallimentare (nel 1997-98 erano più di 31.000, e nel 1984-85 erano più di 38.000), l’andamento è negativo anche rispetto alla scorsa stagione. Dal 2008-09 si sono persi, in media, circa 695 spettatori a partita».

Postilla. A San Siro io ci sono sempre stato pagando oppure per lavoro. Abbonamento o biglietto. Sempre lo stesso posto, secondo blu sulla destra vicino al gruppo Lucifero. Fino allo scioglimento della Fossa dei Leoni nel 2005. Su quello che è accaduto allora non mi soffermo, anche perchè si è già detto e scritto tantissimo. Resta un fatto. Una volta c’era chi cercava di entrare magheggiando con le tessere. Qualcuno riusciva a sfondare ai cancelli andando lì anche sette ore prima dell’inizio. C’èra persino chi scavalcava il muretto, un tempo molto più basso, beccandosi una scarica di manganellate dai poliziotti. La gente, però, aveva voglia di andarci per davvero allo stadio. Ora invece dei boati del pubblico per un goal si sente soprattutto lo speaker con musiche abnormi in sottofondo….Insomma più gente ci va allo stadio meglio è, con la speranza che un giorno cambi davvero qualcosa. E non saranno di certo due biglietti ai politici in meno a farlo.

Alessandro Da Rold @linkiesta

Arrestato un ispettore

Truffa nel settore fotovoltaico, poliziotto
arrestato: rivelò particolari dell’indagine

Un ispettore capo fermato dai carabinieri: è accusato
anche di concorso esterno in associazione per delinquere

UDINE – Un ispettore capo della Polizia di Udine, Giuseppe De Falco, di 52 anni, è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Sacile per l’ipotesi di reato di concorso esterno in associazione per delinquere, favoreggiamento e rivelazione di notizie coperte dal segreto d’ufficio.

A quanto si è appreso, l’ispettore avrebbe rivelato particolari fondamentali di un’indagine che stava svolgendo per conto della Procura di Udine su una presunta truffa milionaria nel settore dell’installazione di pannelli fotovoltaici. Inchiesta che lo scorso autunno ha portato ad alcuni arresti. De Falco, secondo quanto si è appreso, avrebbe addirittura partecipato in alcuni casi a creare le condizioni per la truffa. Della vicenda è titolare il sostituto procuratore Federico Facchini che ha chiesto e ottenuto la misura cautelare dal giudice Alberto Rossi del tribunale di Pordenone.

De Falco oggi è stato anche condannato dal Tribunale di Udine per una vicenda risalente al 29 luglio 2006, quando fu fermato per eccesso di velocità, su un tratto di Pontebbana da una pattuglia della polizia municipale di Basiliano. Per l’accusa, mentre i vigili elevavano la multa ritirando la patente, De Falco li avrebbe minacciati rifiutandosi poi di indicare dove stesse andando, per essere autorizzato a tornare a casa pur in assenza di patente. Un’ora dopo sarebbe tornato sul posto annunciando la presentazione di una denuncia per abuso di potere. Il pm aveva chiesto la condanna a un anno, la difesa ha chiesto l’assoluzione in quanto non ha comunque impedito che venisse elevata la contravvenzione, poi annullata dal giudice di pace. Il giudice, Angelica Di Silvestre, riqualificato il fatto in minaccia aggravata, lo ha condannato a 60 euro di multa e 3 mila euro di risarcimento danni verso la parte civile costituita.

@gazzettino.it


La nuova Fidelity Card

Mah…

Federsupporter: è nata la fidelity card
che manderà in soffitta la tessera del tifoso

La Determinazione n. 6 dell’8 febbraio scorso dell’ Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha stabilito la nascita della fidelity card. Con quest’ultima si va verso il superamento della tessera del tifoso: finalmente sarà più facile andare allo stadio. E’ una vittoria di Federsupporter che l’ha richiesto più volte. E’ da sottolineare che, per la prima volta, in una decisione ufficiale dell’Osservatorio è stato formalmente riconosciuto il ruolo della rappresentanza dei tifosi e in particolare quello di Federsupporter.

La fidelity card è una carta analoga a quella che rilasciano i centri commerciali ed i supermercati ai propri clienti per fruire di sconti e/o di altri vantaggi. La card consentirà l’acquisto di biglietti per sé e per i propri conoscenti sia per le gare in casa che per quelle in trasferta. Sarà inoltre consentita la trasferibilità dei biglietti, compresi quelli contenuti negli abbonamenti nella tessera del tifoso. Previste altresì misure semplificative ed agevolative per i minori di anni 14 e di anni 18. Le società sportive dovranno offrire con le fidelity card servizi, a prezzi calmierati, ai propri tifosi che vanno allo stadio. Le misure indicate già valgono per la presente stagione, mentre per la prossima saranno approntate ulteriori misure semplificative ed agevolative.

Di notevole rilievo il richiamo alle società a coinvolgere i tifosi nello spettacolo, prima e dopo la gara. Di seguito, un ampio commento di Federsupporter sulla Fidelity Card.

Tessera del tifoso: Determinazione n. 6 in data 8 febbraio 2012 dell’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Un ulteriore notevole successo di Federsupporter nella tutela dei diritti e degli interessi dei sostenitori sportivi
(Dr. Alfredo Parisi, Presidente – Avv. Massimo Rossetti, Responsabile dell’Area giuridico-Legale)
Premessa.
In occasione di numerosi Convegni e nei non pochi incontri e colloqui, formali ed informali, intrattenuti con l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, Federsupporter ha portato avanti una strategia di confronto istituzionale, critico, ma sempre costruttivo, in ordine alla tessera del tifoso.

Nel portare avanti tale strategia, l’Associazione non ha, peraltro, trascurato di far valere i diritti e gli interessi dei sostenitori sportivi anche in sede giudiziaria.

Tanto è vero che un punto di svolta, a favore dei suddetti diritti ed interessi, si è avuto, grazie, per l’appunto, all’iniziativa ed all’azione di Federsupporter, in unione con il Codacons, con il quale sussiste un accordo di partenariato, che ha portato all’ordinanza del 7 dicembre scorso del Consiglio di Stato.

Ordinanza, da molti citata e fatta propria, omettendo, peraltro, quasi sempre, di citarne il soggetto promotore, che ha sancito la scorrettezza commerciale della commistione di tessera del tifoso e carta di credito ricaricabile: quest’ultima sostanzialmente imposta dalle società sportive ai tifosi come condizione indispensabile per acquisire tale tessera e, conseguentemente, per ottenere abbonamenti e biglietti.

Il Consiglio di Stato ha sancito quello che era stato uno dei principali punti di critica di Federsupporter al come la tessera, che doveva, anzi, avrebbe dovuto, essere uno strumento esclusivamente volto a garantire la sicurezza negli stadi, era stata, invece, surrettiziamente strumentalizzata dalle società sportive per trarne, in maniera scorretta, un business, a spese ed a carico dei sostenitori, quantificabile in circa € 3 miliardi annui.

Una errata comunicazione aveva, inoltre, fatto percepire la tessera, non nelle sue reali finalità di garanzia per i tifosi di assistere in tutta tranquillità agli spettacoli sportivi, bensì come una odiosa misura di controllo poliziesco preventivo oggettivamente identificativa dei tifosi come una categoria, di per sé, tendenzialmente pericolosa e potenzialmente criminale.

La strumentalizzazione commerciale operata dalle società sportive e l’errata comunicazione di cui sopra non potevano che determinare, come hanno determinato, una crisi di rigetto dei sostenitori nei confronti della tessera, in larga parte, mai condivisa, bensì subita.

L’opera di critica costruttiva, le iniziative in sede giudiziaria, culminate, come detto, nell’ordinanza del 7 dicembre scorso del Consiglio di Stato, il sistematico dialogo e confronto con l’Osservatorio, tutto ciò perseguito, con fermezza e tenacia, da Federsupporter, consegue oggi, con le misure in oggetto, un significativo, sebbene ancora non definitivo, esito a favore dei sostenitori sportivi .

1) I Principali contenuti delle misure di cui alla Determinazione n. 6/2012.

Di assoluto e particolare rilievo è il fatto che, per la prima volta, in una decisione ufficiale dell’Osservatorio, si riconosce formalmente il ruolo delle rappresentanze dei tifosi: in particolare, di Federsupporter, espressamente citata come associazione “sentita” ai fini delle misure adottate.

Cosa che, oltre a costituire un riconoscimento formale ed istituzionale di tale ruolo, è motivo di legittima soddisfazione e di orgoglio per l’Associazione che ha saputo conquistarsi sul campo detto riconoscimento, pur tra notevoli difficoltà e, occorre riconoscerlo, pur senza ancora un adeguato apporto associativo di molti sostenitori sportivi e pur largamente ignorata e misconosciuta dai mezzi di informazione, in specie da quelli a maggiore diffusione.

Le misure previste contemplano l’introduzione di una fidelity card ; quest’ultima, ancorchè non definita nel documento dell’Osservatorio, evidentemente da intendersi come le card che, in specie i grandi centri commerciali ed i supermercati, offrono ai loro clienti per usufruire di sconti e/ o di altri vantaggi.

Tale card, in sostituzione ed in alternativa alla tessera del tifoso, consentirà, in via sperimentale, per la presente stagione sportiva, ma anche per la prossima ove la sperimentazione avrà avuto successo, di acquistare biglietti per le gare casalinghe e per quelle in trasferta.

Più precisamente, per le gare casalinghe, sarà consentito l’acquisto fino a quattro biglietti, per sé e per propri conoscenti, previa presentazione, oltreché della fidelity card, della copia del documento di identità dei predetti conoscenti.

Per le trasferte, sarà consentito l’acquisto di un biglietto, oltre al proprio, per un conoscente, previa presentazione della fidelity card che, per il possessore di quest’ultima, sostituisce il documento d’identità, in aggiunta ad una fotocopia del documento di identità del conoscente, titolare dell’altro biglietto.

Entrambi i biglietti saranno validi per tutti i settori, compreso quello riservato agli ospiti.

La condizione per il rilascio dei suddetti biglietti è che la società che li rilascia sia collegata con il sistema informatico “Questura on line” che consente, in tempo reale, la verifica dell’assenza di motivi ostativi all’accesso agli stadi.

I biglietti in questione saranno caricati elettronicamente sulla fidelity card ( nel documento dell’Osservatorio è riprodotto, per le società, a titolo esemplificativo, una schema tecnico di caricamento dei biglietti).

Un’altra novità importante consiste nella possibilità di cessione di biglietti elettronicamente caricati sulla card.

Tali biglietti, compresi quelli contenuti nell’abbonamento ottenuto con la tessera del tifoso, potranno essere ceduti ad altro possessore di fidelity card ed anche a terzi, non possessori di tale card, ma in possesso di un biglietto sostitutivo del titolo di accesso allo stadio, conforme alle caratteristiche di legge.

In questo modo, è data alle società sportive una ulteriore possibilità di agevolare la trasferibilità dei biglietti.

Sarà sufficiente, infatti, che esse, una volta verificato mediante “ Questura on line” l’assenza in capo al richiedente di motivi ostativi all’accesso allo stadio, rilascino a tale richiedente un documento ( biglietto sostitutivo) da cui risulti detta assenza.

In tale maniera, il possessore del biglietto sostitutivo potrà ottenere biglietti caricati su fidelity card, compresi quelli contenuti in abbonamenti rilasciati mediante tessera del tifoso.

Un’altra importante possibilità è quella riconosciuta in favore dei minori di 14 anni, i cui biglietti potranno essere liberamente ottenuti dal genitore o da chi ne fa le veci, previa esibizione del codice fiscale e della tessera sanitaria del minore.

Anche questo genere di biglietti è trasferibile, purchè sempre a minori di 14 anni in possesso di codice fiscale o tessera sanitaria.

I maggiori di anni 14 e minori di anni 18 potranno acquistare i biglietti semplicemente previa esibizione di un valido documento d’identità da portare con sé anche per controlli allo stadio.

Le società sportive dovranno procedere ad una immediata revisione dei sistemi di accesso allo stadio in modo da ridurre al minimo, attraverso varchi riservati, i tempi di accesso per i possessori di fidelity card, così come già previsto per i possessori di tessera del tifoso.

Uno degli altri aspetti più significativi per i tifosi di cui alle misure allegate alla Determinazione dell’Osservatorio è rappresentato dal fatto che le fidelity card, su espressa richiesta dell’Osservatorio, dovranno offrire specifici benefici ai suddetti tifosi, quali, per esempio : convenzioni per l’acquisto nello stadio, a prezzi calmierati, di bevande e generi di conforto, nonché altri servizi ( si pensi al parcheggio dell’autovettura), sempre a prezzi calmierati, mediante apposite convenzioni.

Naturalmente, così precisa l’Osservatorio, le società potranno liberamente implementare i servizi offerti ai tifosi, sempre, però, secondo una logica e secondo politiche commerciali assolutamente corrette, senza, dunque, alcuna costrizione o alcun condizionamento, come, viceversa, è avvenuto fino ad oggi, mediante la sostanziale imposizione di una carta di credito e come è stato censurato dalla ricordata ordinanza del Consiglio di Stato.

L’Osservatorio richiama le società a voler, più in generale, attivare ogni utile mezzo di dialogo con i tifosi, al fine di favorirne il coinvolgimento ed il senso di appartenenza, in specie per le categorie più giovani, realizzando, a questo scopo, insieme con i proprietari degli impianti, iniziative di coinvolgimento anche prima e dopo le gare, quali : fan zone, stand informativi, etc.

Tutto ciò che è stato sin qui indicato vale per quanto riguarda l’immediato.

Ma l’Osservatorio, per quanto riguarda il medio periodo, già specifica quelli che saranno gli sviluppi delle misure di semplificazione.

In tal senso, sarà permessa la vendita on line dei biglietti e la vendita di titoli de= materializzati di accesso agli stadi, quali : vendita per il tramite di telefono mobile, come già avviene per i biglietti aerei e ferroviari.

Saranno, altresì, avviate iniziative al fine di vendere i biglietti , anche nel giorno della gara, riservati ai settori ospiti, per le gare in trasferta.

Infine, le società dovranno prevede, a fianco delle fidelity card, altre carte estremamente semplificate come il voucher.

2) Considerazioni finali.

Non v’è dubbio che la Determinazione n. 6/2012 e le misure di semplificazione ad essa allegate, alla cui formulazione un non irrilevante contributo è stato dato da Federsupporter, anche con uno specifico documento inviato all’Osservatorio prima dell’adozione definitiva della nuove misure, rappresenta un punto di svolta, che non si esita a definire epocale, nella considerazione dei diritti e degli interessi dei sostenitori sportivi, non più trattati come meri destinatari passivi di obblighi, restrizioni, divieti, come categoria presunta socialmente pericolosa e come “limoni da spremere” economicamente, dovendo tutto e non potendo nulla pretendere, bensì quali soggetti attivi e compartecipi dello spettacolo al quale assistono e che finanziano.

Viene da dire, ma è troppo facile dirlo per Federsupporter, che i suddetti sostenitori, per la prima volta, vengono considerati consumatori a tutti gli effetti.

Verrebbe anche da soggiungere, forse troppo presuntuosamente, che Federsupporter si sta dimostrando una idea vincente, anche se ancora molto resta da fare.

E’ necessario, dunque, che, sempre di più e finalmente, i sostenitori sportivi prendano coscienza di se stessi e, soprattutto, si rendano conto del fatto che in una società pluralistica, quale la nostra, non si conta individualmente, ma si conta collettivamente, associandosi e partecipando alla vita associativa: non a caso lo slogan di Federsupporter è “ Uniti & Insieme : per contare e non essere contati”.

Ci si augura, perciò, che, anche grazie ai risultati che si sono e si stanno ottenendo, la campagna associativa che Federsupporter lancerà nei prossimi giorni, in unione con la presentazione di un volume intitolato “Dalla società sportiva all’impresa sportiva : il sostenitore consumatore”, possa suscitare quell’attenzione, in specie da parte degli organi di informazione, che finora non ha suscitato e quel consenso e quell’adesione che ancora non si sono avuti in maniera adeguata e soddisfacente.

Per concludere, va doverosamente dato atto all’Osservatorio di una apertura e sensibilità nei confronti delle giuste esigenze dei sostenitori, naturalmente sempre nei limiti consentiti dalla natura e dalle competenze dell’Osservatorio stesso, nonché và dato atto dell’attenzione, della considerazione e del riconoscimento del ruolo dell’Associazione, essendosi dimostrato che, solo con il dialogo e con il confronto, sia pur critico ma costruttivo, non con le sterili contrapposizioni, si possono ottenere importanti risultati nell’interesse generale e comune.

Dr. Alfredo Parisi Avv. Massimo Rossetti @pianetagenoa1893

Si va in trasferta senza la Tessera del Tifoso.
Ecco le modalità dell’Osservatorio

L’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive apre alle trasferte senza tessera. Per ora sarà solo una sperimentazione, con delle restrizioni e fino alla fine del campionato in corso. Ma se il test dovesse essere positivo non è esclusa un’accelerazione in questa direzione. In base a quantoi stabilito dall’organo del Ministero dell’Interno, ogni possessore della Tessera del Tifoso potrà acquistare un altro biglietto (oltre al suo), presentando semplicemente la fotocopia di un documento d’identità di un amico “non tesserato” e consentendogli così di seguire la sua squadra in trasferta. Ci sono però delle restrizioni che rischiano di vanificare, soprattutto nelle categorie inferiori, questa determina. Affinché possa essere emesso il tagliando per il tifoso sprovvisto di fidelity card, sarà necessario infatti che la biglietteria abbia attivo e funzionante il collegamento con Questura On Line. In questo modo la biglietteria stessa potrà interrogare in tempo reale, proprio nel momento dell’emissione del biglietto, il database CEN, che permette di verificare che il “non tesserato” non abbia Daspo in corso o condanne per reati da stadio negli ultimi cinque anni e possa quindi accedere allo stadio. Ma quante biglietterie, società di calcio a parte, hanno attivo questo collegamento? Sicuramente poche. Per cui i tifosi non dovranno scoraggiarsi se, all’interno di alcune biglietterie, dovessero ricevere un cortese rifiuto alla loro richiesta. All’interno della determina dell’Osservatorio, sono comprese ulteriori prescrizioni alle società per incentivare, nel breve-medio periodo, il ticketing on line e per creare nuove forme di fidelizzazione dei tifosi diverse dalla tessera (es.: i voucher). Molto interessante, infine, l’annuncio che saranno avviate opportune iniziative per sbloccare la vendita, oggi vietata, dei biglietti del settore ospiti nel giono della gara. Com’è noto, l’acquisto da parte dei tifosi di questi tagliandi è possibile soltanto fino alle 19 del giorno precedente alla gara.

@perugia24.net


Annegare nel Vino

Enologo muore annegato in un serbatoio di vino
L’uomo non indossava la maschera di protezione

Un enologo brasiliano di 50 anni è morto affogato dopo essere caduto dentro un enorme serbatoio di vino. L’incidente è avvenuto in un’azienda vinicola di Barra do Ribeiro, a 29 chilometri da Porto Alegre, nello Stato meridionale di Rio Grande do Sul.
IN 12 MILA LITRI DI VINO – Secondo la polizia, l’uomo avrebbe perso l’equilibrio mentre lavorava ai bordi del contenitore, che ha una capacità di 12mila litri. Probabilmente, al momento dell’accaduto lo specialista non indossava la maschera di protezione obbligatoria per legge in locali adibiti alla fermentazione alcolica. Lo stato del Rio Grande do Sul, al confine con Argentina e Uruguay, è considerato il principale polo vitivinicolo del Brasile, dove sono presenti, tra le altre, anche numerose aziende a conduzione familiare in mano a produttori di origine italiana, soprattutto veneta.

(Fonte: Ansa)@corriere.it