Perche la vita non ha senso se non la racconti a qualcuno…

La violenza non si placa

E mentre qualcuno continua a dire che grazie alla tessera del tifosi i cattivi stanno fuori e gli incidenti sono diminuiti ecco che se uno va a leggersi bene i dati forniti dal ministero le cose non sono proprio cosi come descritte…anzi…la cosa che stupisce è l’aumento degli episodi di violenza nonostante la maggioranza dei gruppi non aderendo alla tessera del tifoso restino a casa…

Scontri tra tifosi, cresce la violenza in Serie B

Feriti quadruplicati, ma in A e in Lega Pro diminuiscono
Cancellieri: «Dall’omicidio Raciti, fatti passi da gigante»

Cresce la violenza in Serie B, ma diminuisce in A
MILANO – La violenza negli stadi diminuisce in serie A, ma cresce pericolosamente in B. È quanto reso noto dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive. Nella prima parte della stagione calcistica 2011/2012, rispetto allo stesso periodo della scorsa, si è registrato il 12% in più di partite di calcio con feriti (salite da 25 a 28): ma mentre il loro numero in nella serie cadetta è cresciuto del 400% (da 3 a 12), in A e in lega Pro si è verificato un decremento del 15,38% (da 13 a 11) e del 44,4% (da 9 a 5)

FLESSIONE TRA LE FORZE DI POLIZIA – Tra le forze di polizia, si registra una decisa flessione del numero dei feriti (scesi da 42 a 13, ovvero del 69,05%) mentre cresce il numero dei feriti tra gli steward (da 5 a 13, il 160% in più) e tra i tifosi (da 16 a 37, il 131,25% in più). Le «criticità maggiori», ammettono gli esperti, si registrano nella serie cadetta, dove i feriti tra i tifosi quest’anno sono stati 17 (a fronte del nessun ferito registrato lo scorso anno) e tra gli steward 9 (a fronte di 2). Altro dato, le tessere del tifoso, tanto contestate dagli ultrà, hanno varcato la soglia del milione.

«PASSI DA GIGANTE» – Sul tema è intervenuto anche il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, intervenendo al convegno sulla sicurezza negli stadi organizzato dall’Anfp, l’associazione nazionale dei funzionari di polizia: «Dal febbraio 2007, culminato con la morte dell’ispettore di polizia Filippo Raciti e che costituisce una sorta di anno zero, abbiamo fatto passi da gigante nel contrasto della violenza negli stadi». La titolare del Viminale registra con soddisfazione che «l’Osservatorio sulla sicurezza nelle manifestazioni sportive ha compiuto un grossissimo sforzo, frutto anche della presa di coscienza dei club che hanno staccato i legami con certe frange di tifosi, compiendo un primo salto culturale che ha segnato un’autentica svolta».

Redazione Online @corriere.it

Cresce la violenza negli stadi
A Napoli il record di «Daspo»

ROMA – Cresce la violenza negli stadi italiani, ma non nella serie A, almeno per quanto riguarda i gironi di andata. La tifoseria napoletana è, però, quella più colpita dai divieti a frequentare lo stadio, il cosiddetto Daspo.
I dati sono stati diffusi dall’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, in occasione del convegno organizzato dall’Anfp, associazione funzionari polizia, sulla violenza negli stadi, alla presenza del ministro dell’Interno Annamaria Cancellieri.

Gli incontri con feriti, per quanto riguarda le partite dei campionati professionistici, sono nel complesso cresciuti del 12% passando da 25 a 28 rispetto all’anno precedente. Ma considerando solo le gare della serie A sono diminuiti del 15% scendendo da 13 a 11. Il massimo aumento si registra in serie B con un +300% dovuto al passaggio da 3 a 12 partite con feriti; un dato che viene giustificato con la presenza nuova, rispetto alla stagione passata, di due tifoserie “calde” come quelle del Verona e della Nocerina. In diminuzione, come nella massima serie, anche il risultato della Lega Pro di prima e seconda divisione, quelle che una volta erano le serie C1 e C2, dove si è scesi da 9 a 5 gare pari a una flessione consistente del 44%.

Discorso più meno analogo riguarda gli arrestati, il cui numero complessivo è diminuito del 34% – da 50 a 33 – ottenuto sommando statisticamente il meno 22% della serie A, il più 45% della serie B e il meno 86% della lega Pro. Diminuzione del 30% anche del numero dei denunciati, da 270 a 188, per una contrazione del 30%. Quanto ai feriti, scendono del 69% quelli fra le forze dell’ordine mentre salgono del 131% fra i tifosi e del 160% fra gli steward.

Per quanto riguarda le presenze negli stadi, in serie A rispetto al girone d’andata della scorsa stagione si è passati da una media di 22.196 a 23.072, in serie B da 4.904 a 6.247, in lega Pro da 5.884 a 5.681 segnando circa il 4% d’aumento. Se gli steward sono saliti da 95.561 a 100.193, parallelamente è scesa la presenza delle forze dell’ordine, da 77.055 a 68.438, e delle forze di polizia di rinforzo, da 37.118 a 29.453 unità.

Sono stati in totale 4.747 i daspo attivi, ovvero i divieti di assistere a manifestazioni sportive. Per quanto riguarda le tifoserie, 360 sono legati al Napoli, 240 alla Roma, 137 al Verona, 126 al Catania, 102 alla Lazio, 93 al Palermo, 87 al Torino, 85 alla Juventus. La regione più interessata è la Campania con 707 daspo seguita dalla Lombardia con 652, dal Lazio con 546, dalla Toscana con 527, dalla Sicilia con 367, dalla Puglia con 327, dal Piemonte con 303, dal Veneto con 247. Le tessere del tifoso rilasciate in serie A sono state 839.368 su 923.288 richieste; in serie B, 127.525 su 135.144; e in lega Pro, 47.478 su 71.311, per un totale di 1.014.371 tessere del tifoso rilasciate.

@ilmattino

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