Perche la vita non ha senso se non la racconti a qualcuno…

Archivio per 27 ottobre 2011

Per Gabriele

Logo sulla maglia. Parma favorevole,
Lazio NI e intanto da Trieste…

La memoria si custodisce anche con l’immagine, oltre che col cuore e nella storia.

E così, a ridosso del 4° anniversario dell’omicidio di Gabbo, l’idea dei tifosi biancocelesti di apporre il logo della Fondazione Gabriele Sandri sulle maglie da gioco prende sempre più piede.

La gara prescelta è Lazio-Parma del 6 Novembre 2011, a pochi giorni dalla ricorrenza di quel drammatico 11 Novembre 2007.

La fondazione ha avanzato una richiesta formale alla S.S. Lazio, che però non s’è ancora defintivamente pronunciata, nonostante l’idea non dispiaccia affatto nel management della società.

Mentre il Parma F.C., nella dirigenza e nei suoi tifosi da sempre vicino alla vicenda Sandri, ha già fatto conoscere il suo parere favorevole ad indossare sin dal riscaldamento una maglia esclusiva. Anzi, sarebbe bello che insieme a quella di Gabbo, i crociati ricordassero all’Olimpico pure la Fondazione Matteo Bagnaresi.

E intanto l’iniziativa solidaristica rimbalza anche in altri club italiani: a Trieste i tifosi chiederanno agli alabardati di scendere in campo col logo Fondazione Gabriele Sandri.

fondazionegabrielesandri.it


Tifosi (Tesserati) Violenti

«Stadio, Verona è una piazza pericolosa»

TIFO VIOLENTO. Sono comparsi davanti al giudice i supporter dell’Hellas arrestati venerdì scorso al termine della partita con la Nocerina. Hanno tutti tra 20 e 29 anni
Il gip: «Gli indagati non hanno preso coscienza dei fatti» E mantiene la custodia cautelare in carcere per i quattro gialloblù

I 4 ultrà del Verona si sono difesi, sostenendo che, durante gli scontri, si trovavano chi al bar Nilla, chi al chiosco vicino a mangiare un panino o a bere una birra. Per il gip Laura Donati, però, si tratta di una difesa «assolutamente inverosimile e risibile».
E così per N. B., 20 anni, A. D., 29, M. M., 28, e L. M., 28, tutti incensurati, ieri non si sono aperte le porte della cella come speravano i loro legali, gli avvocati Mirko Zambaldo, Renzo Segala, Giuseppe Trimeloni e Federico Lugoboni. Il gip ha convalidato gli arresti operati dai carabinieri e ha disposto la misura cautelare del carcere. I difensori hanno già annunciato il ricorso al tribunale della libertà di Venezia.
I quattro ultrà degli Hellas sono accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata oltre che di lancio d’oggetti nei confronti delle forze dell’ordine insieme ad altri duecento tifosi gialloblù la sera del 28 ottobre al termine della partita tra l’Hellas e la Nocerina. Solo D. e B. devono rispondere anche di lesioni lievi nei confronti di due carabinieri, colpiti con pietre alle spalle ed alla schiena. È da escludere, scrive il gip Donati nel suo provvedimento, che la presenza degli indagati nei luoghi dove sono stati arrestati «fosse casuale». E ancora: «È purtroppo noto ..che la piazza di Verona è particolarmente pericolosa per i reiterati scontri che si sono verificati in passato».
I quattro tifosi del Verona devono, quindi, restare in carcere anche perchè c’è il pericolo di reiterazione del reato sia per «le modalità del fatto (particolarmente odiose)» che per le personalità degli indagati, «il cui comportamento è stato quello di sminuire al massimo i fatti». Il giudice ritiene anche che gli ultrà indagati «non hanno preso coscienza dei fatti loro addebitati». Non resta, quindi che il carcere perchè «è l’unica misura idonea a salvaguardare la comunità», ritiene il gip.
Anche le loro condizioni economiche pesano sulla decisione del tribunale. I quattro arrestati hanno un lavoro chi nell’azienda di famiglia, chi in banca, chi in un’agenzia immobiliare e questa condizione di «buone condizioni economiche…. è circostanza che.. aggrava la loro posizione» perchè si lasciano andare «ad episodi di violenza che non trova alcuna giustificazione personale o sociale».

G.CH. larena.it

Stadio Juve, telecamere inchiodano tifoso violento

Ha staccato un seggiolino dello “Stadium” e l’ha tirato contro gli ultras bianconeri. Tifoso genoano smascherato dalle telecamere di sicurezza.
La scorsa settimana lo Juventus Stadium è stato nell’occhio del ciclone per problemi legati alla stabilità dell’impianto (c’è ancora un indagine in corso sui materiali usati nella costruzione, ma la società è parte lesa e per ora lo stadio è agibile). Ora torna a far parlare di sè per una questione di sicurezza: però in positivo.

Nella gara di sabato scorso
Durante la partita di sabato scorso, le telecamere a circuito chiuso dell’impianto, che tengono sotto controllo i tifosi, hanno permesso di smascherare un tifoso del Genoa, che ha staccato con violenza un seggiolino del settore ospiti, lanciandone poi dei pezzi verso gli ultras bianconeri. Il tifoso indossava una felpa blu che gli copriva il volto. Nonostante ciò, è stato individuato e fermato già all’interno dello stadio dalla Digos, su segnalazione di uno steward. Si tratta di un genovese di 23 anni con precedenti. È stato denunciato: ma per lui sono scattate anche le procedure per il Daspo.

Intervento immediato
L’episodio è significativo perché il nuovo stadio della Juve, il primo di proprietà in Italia, nella gestione della sicurezza segue il modello inglese: consiste nell’individuare e allontanare subito, grazie al personale sugli spalti, alle telecamere e alla polizia, chiunque si renda responsabile di illeciti ed episodi di violenza. La prima denuncia allo “Stadium”, un mese fa, aveva colpito un tifoso della Juventus che aveva cercato di tirare uno schiaffo al bolognese Di Vaio, sotto la curva bianconera.

City


Ravenna vs Virtus Verona

COMUNICATO VIRTUS FANS DOPO I FATTI DI DOMENICA SCORSA A RAVENNA
Ravenna-Virtus Verona, si crea un altro precedente importante: adesso anche in Serie D vietano l’ingresso agli striscioni senza autorizzazione. Un passo per volta, prepariamoci a sentirci chiedere il permesso per tutti quelli che una volta ci sembravano diritti assodati e inattaccabili.

Domenica 23 ottobre si gioca allo stadio Benelli di Ravenna la partita Ravenna – Virtus Vecomp Verona, per la nona giornata del Campionato Nazionale di Serie D Girone D.

Per noi Virtus Fans una delle trasferte più attese visto che si gioca contro una storica squadra con una tifoseria di un certo spessore.

Doveva essere una domenica di calcio,di festa, vissuta dalle tifoserie sulle gradinate come d’abitudine…ma questa volta non è andata così: infatti una quanto mai assurda ed incomprensibile ordinanza del questore di Ravenna vietava da domenica di fatto l’ingresso di qualsiasi striscione.

Con biglietto alla mano ci presentiamo agli ingressi e dei funzionari di polizia dopo avere comunque visionato i nostri striscioni ed appurato che erano più che regolari ci negavano l’ingresso degli stessi nello stadio. Ovviamente noi senza striscioni non si entra e quindi abbiamo deciso, biglietto acquistato alla mano, di rimanere all’esterno dell’impianto sportivo, appendere i nostri stendardi alla recinzione esterna e bandiere al vento cantare per i nostri colori.

Dall’altra parte gli Ultras Ravenna anch’essi fuori dallo stadio, striscioni alla mano in corteo attorno al Benelli tra sventolio di bandiere e cori ritmati dal tamburo.

I due gruppi si sono poi incontrati sotto il settore tribuna ospiti, hanno solidarizzato reciprocamente e cantato per qualche minuto insieme contro la repressione.

Che dire, sicuramente una scelta sofferta quella di dovere rimanere all’esterno, ma quanto mai obbligata vista l’assurdità della situazione. In Serie D non ci eravamo mai trovati in una situazione simile e riteniamo che provvedimenti di questo tipo siano più che ordinanze mirate all’ordine pubblico, ordinanze che possono portare al nervosismo pubblico con le ovvie conseguenze, veri e propri trabocchetti per poter giustificare poi ulteriori azioni repressive. Ma non siamo caduti in questo tranello.

Tra l’altro segnaliamo che anche uno striscione fatto dai ravennati e dedicato a Sic Simoncelli morto la mattina stessa ha dovuto rimanere fuori dall’impianto.

Ci hanno negato il permesso di entrare con i nostri stendardi all’interno dello stadio, ma non ci toglieranno mai il nostro entusiasmo e la nostra passione…fieri delle nostre scelte, contro ogni repressione!

VIRTUS FANS